Da oggi, lunedì 18 maggio 2020, in base all’ordinanza del Presidente della Regione Emilia Romagna e alle disposizioni del Presidente della Repubblica e del Presidente el Consiglio dei Ministri, prosegue il progressivo allentamento di tutte le misure di restrizione imposte dall’emergenza Covid-19.
In sintesi si tratta della riapertura di :
- attività economiche ed attività di negozi, commercio, ristorazione, alberghi, servizi alla persona (parrucchieri, centri estetici, tatuatori, ecc.) sulla base dei protocolli di sicurezza condivisi;
- nel rispetto delle linee guida nazionali, apriranno anche musei, biblioteche, archivi, complessi archeologici e monumentali;
- da lunedì 25 maggio riaprirano invece gli stabilimenti balneari, anche in questo caso secondo le regole fissate nel protocollo regionale già approvato. Poi palestre, piscine, centri sportivi (anche per allenamenti di squadra); attività corsistiche (dalle lingue straniere alla musica); centri sociali e circoli ricreativi; parchi tematici, di divertimento e luna park: per tutte queste attività, però, servirà prima l’adozione di uno specifico protocollo regionale per ognuna;
- dall’8 giugno, sempre previa adozione di uno specifico protocollo regionale, potranno ripartire i centri estivi e per i minori di età superiore a tre anni.
Le misure adottate sono ispirate dall’attuale situazione epidemiologica del contagio da Coronavirus nel territorio emiliano-romagnolo, e che consente attualmente la riapertura e l’autorizzazione di diverse attività.
Resta tuttavia fondamentale ed imprescindibile la regola del rispetto del principio del distanziamento fisico tra persene. Sono inoltre da seguire sempre buone regole di prevenzione, igiene e protezione, a partire dall’uso della mascherina, il cui obbligo viene confermato dall’ordinanza nei locali aperti al pubblico e nei luoghi all’aperto dove non sia possibile mantenere la distanza di un metro.
Rispetto agli spostamenti, da domani cessano di avere effetto tutte le misure limitative della circolazione all’interno del territorio regionale, quindi non occorrerà più il modulo di autocertificazione per la mobilità sul territorio regionale, necessaria invece per gli spostamenti fra una regione e l’altra consentiti solo ed unicamente per motivi di salute, lavoro, necessità e urgenza.
Resta fermo inoltre il divieto di uscire dalla quarantena, così come di spostarsi se positivi al Coronavirus.
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