Entra in vigore da domenica15 novembre fino al 3 dicembre, l’ordinanza regionale firmata giovedì 12 novembre dal presidente della Regione Stefano Bonaccini. Con questo provvedimento vengono introdotte misure maggiormente restrittive per evitare assembramenti.
L’ordinanza precede quella del ministro Speranza (a seguito del Dpcm del 3 novembre scorso) con cui il Paese è stato diviso in tre fasce di rischio (gialla, arancione, rossa): a seguito di quest’ultima l’Emilia-Romagna è stata classificata in zona arancione.
In sintesi ecco le nuove disposizioni in vigore in Emilia-Romagna dal 15 novembre:
- fuori dalla propria abitazione l’uso della mascherina è sempre obbligatorio, eccetto per le persone specificamente individuate (bambini sotto i 6 anni, persone con disabilità, persone che stanno praticando attività sportiva).
- gli spostamenti sono consenti solo all’interno del proprio comune di residenza, dalle 5 alle 22, mentre sono vietati quelli verso altri comuni e quelli in entrata e uscita dalla regione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di salute, studio o necessità. L’autodichiarazione si può scaricare da qui.
- sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie). È consentita la ristorazione con consegna a domicilio.
- è consentito svolgere attività sportiva o motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici (se aperti). L’ordinanza n. 216 del 12 novembre 2020 del presidente della Giunta regionale specifica che è preferibile svolgere tale attività presso parchi pubblici, aree verdi, rurali e periferiche, se accessibili. In ogni caso, non sono possibili tali attività nelle strade e nelle piazze del centro storico delle città, né nelle aree solitamente affollate.
- sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose. Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza.
- l‘accesso ai luoghi di culto avviene con misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro. In Emilia-Romagna è consentita l’apertura dei cimiteri.
Per un maggior dettaglio, si veda il documento ANCI qui di seguito riportato:
20 11 16 limitazioni Arancione e ord regione